Dreaming Rome...

 
Dreaming Rome... by Madamoiselle Flora


  • Roma
  • Un'atmosfera d'altri tempi
  • "Tresor in love", il profumo degli istanti preziosi
  • Un incontro speciale
  • "I love you for sentimental reasons" in sottofondo
  • Un bacio...










Ciò di cui sto per parlarvi, l'ho scritto già in un altro blog ( http://tralaspazzaturaeifiori.tumblr.com/ ). Ho deciso di condividerlo anche qui, perchè mi sembra un argomento appropriato per "una ragazza fuori moda". Del resto sono sempre io l'autrice del post..:)

Qualche mese fa, ho acquistato un doppio cd contenente i successi di Sam Cooke.
Da quel giorno ad oggi l’ avrò ascoltato almeno una volta al giorno per intero...e chissà quante volte ancora l’ascolterò… 

Ho sempre avuto la sensazione di essere nata nell’epoca sbagliata..avrei voluto vivere la mia giovinezza negli anni 50/60, preferibilmente a New York ( o comunque in America) e a Parigi. Forse a quei tempi mi sarebbe “bastata” anche l’ Italia, ma potendo scegliere avrei preferito l’estero..forse perchè gli italiani hanno sempre avuto la “capacità” di banalizzare sempre tutto…non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma nell’80% dei casi è così, ahimè…
Così quando ho voglia di immergermi nel “mondo che vorrei” ascolto questo genere di musica e in un attimo le note mi portano in una realtà che sembra così lontana dalla nostra ( seppure non sia così distante cronologicamente )…una realtà fatta di un’ eleganza che oggi non esiste più, forse perchè all’epoca l’ eleganza partiva da dentro, dall’animo..ed un animo elegante era innanzitutto un animo gentile. Oggi invece la gentilezza è ormai un sentimento sconosciuto e l’eleganza, quando c’è, è solo un fatto esteriore, una questione di moda, abbigliamento e firme.

Inoltre quella era un’ epoca dove c’era ancora spazio per i “buoni sentimenti”, soprattutto per l’amore, vissuto in modo completamente diverso rispetto ad oggi.
Erano anni in cui
  • ci si innamorava (davvero) e non ci si vergognava di ammetterlo a se stessi e all’altro/a
  • i ruoli tra uomo e donna erano ben definiti, cosicchè l’uomo poteva esprimere se stesso e la propria virilità e la donna poteva manifestare la sua femminilità con spontaneità, senza rivalità e assurde competizioni
  • l’uomo corteggiava la donna e non viceversa, come avviene oggi dove le ragazzine e donne di ogni età vanno dietro ,in modo più o meno pietoso, ad ogni paio di pantaloni che attira la loro attenzione
  • l’uomo donava alla propria donna un mazzo di fiori e il suo amore, non una borsa o l’ultimo modello di Iphone
  • l’uomo si offriva di accompagnare la donna a casa e non il contrario
  • si scrivevano ancora le lettere d’amore e non ci si vergognava di scriverle
  • le donne si innamoravano di uomini con un età più o meno superiore alla loro, non come oggi dove donne di 40 anni e più mostrano ”strane” e permettetemi “ridicole” attenzioni nei confronti di ragazzi di vent’anni
  • l’uomo dedicava alla donna una canzone per dichiararle i suoi sentimenti
  • la donna si innamorava di un uomo per la sua intelligenza e il suo fascino e l’uomo s’innamorava di una donna per la sua femminilità, gentilezza, dolcezza e sensibilità
  • l’amore era un sentimento “leggero” anche quando faceva piangere perchè si aveva la fiducia che nonostate tutto l’amore poteva durare anche per sempre, senza doversi vergognare di ciò
Ovviamente, come tutte le epoche, anche questa ha avuto le sue luci e le sue ombre, ma in linea di massima credo fosse di gran lunga superiore alla nostra…quello che mi manca di quegli anni è la genuinità, l'elegante semplicità, l’onestà, la fiducia…e il fatto di non averli vissuti.

Ciò che resta oggi di tutto questo forse sono solo le canzoni come quelle di Sam : “I’m just a country boy”, “Wonderful world”, “Only sixteen”, “You send me”, “Sad mood”, “Venus”, “Unchained melody” ( che reputo migliore della più nota versione diventata celebre nel film “Ghost” ), “Under Paris skies”, “Arrivederci Roma”, “London by night”, “Sweet Leilani” e tante altre come “When a boy falls in love”, della quale inserisco canzone e testo :



"I’ve heard them say love was a wonderful thing
Something you couldn’t hide on a shelf
But to me they no longer have to explain
Because I know for myself

He awakens each morn with a smile on his face
When a boy is in love
And the world to him is a beautiful place
When a boy is in love
He’s up and he’s gone
There’s no breakfast for him
‘cause he lives on the love of his sweet little gem
The day’s not through
though it’s not very long
Before he must talk to his girl on the phone
That’s how it is when a boy falls in love

His girl’s voice on the phone brings him wondrous delight
When a boy is in love
If there’s been any darkness it all fades from sight
When a boy is in love
He can hardly wait ‘till the moment they meet
For he knows when he sees her
his day will be complete
When they’re finally alone and he kisses her lips
The world sings a love song and his heart turns a flip
That’s how it is, when a boy falls in love

At the end of the day the time comes they must part
The strains of regret tear away at his heart
and late in the night, as he sleeps on his bed
visions of her sweet charms, how they dance in his head
and before you know, he is buying a ring
To capture forever that sweet darling thing
That’s how it is when a boy falls in love…"


That’s how it is when a boy falls in love…questo è ciò che succede quando ci si innamora, questo è l’amore nella sua pura essenza...   
Scoprire il mondo a trent'anni, dalla tessitura alla pittura

Fatema Mellal è nata nel 1968 a Tamellalt, paese a un centinaio di kilometri da Ouarzazate. Suo padre, fino alla pensione, ha lavorato nelle miniere di Bouazar. Dei suoi sette figli, soltanto i cinque maschi sono stati a scuola. Fatema e sua sorella dovevano trasportare le fascine, aiutare nei lavori agricoli e, in più, tessere. Non andare a scuola significa non imparare l'arabo, nè le altre lingue straniere.

A trent'anni anni Fatema decide di passare dalla tessitura dei tappeti alla pittura: "Volevo comunicare: i tappeti, nella nostra regione, che è molto isolata, non si vendono. Si tesse per necessità familiari. Io ho venduto soltato due tappeti in tutta la mia vita. Ma quando mi sono messa a dipingere, ha subito funzionato".

Ma ha funzionato perchè Fatema aveva la fortuna di vivere in un Marocco dove le associazioni del rurale aprono l'accesso allo spazio pubblico alle donne isolate come lei, anche se non sono scolarizzate e non hanno diplomi, offrendo loro uno spazio per mostrare le loro opere.

La storia di Fatema è come un racconto fatato: con un colpo di pennello è riuscita a rompere la ripetitività di una vita dura e isolata. Per tutta la sua infanzia aveva portato fagotti sulla schiena: "Ho smesso soltanto dieci anni fa, quando le bombole di gas sono arrivate in paese".  E in più c'era da tessere i tappeti che servivano alla famiglia. "Un giorno mi è presa la voglia di comunicare scarabbocchiando cose sulla carta".

Incoraggiata da suo fratello, insegnante di arti plastiche a Ouarzazate, il quale quando saliva a nord per le vacanze scolastiche, le portava colori e pennelli, comincia a dipingere.

Nel 2002, una turista svizzera passa per il paese, nota i suoi quadri e la invita a esporre nella galleria di Bernahard Tschan a Zurigo. Ottenuto passaporto e visto, Fatema prende l'aereo per Zurigo, vende i quadri e, per la prima volta in vita sua, riceve del denaro "individuale". Torna a casa, paga un professore che le insegni in francese e compra una macchina fotografica. "Per ricordarmi delle persone e dei posti", dice.

Trasformazione radicale all'interno della sua famiglia che invece di lamentarsi del fatto che Fatema a 35 anni è ancora nubile e di proibirle, per renderla "attraente" agli occhi dei pretendenti, di andarsene in giro, suo padre e i suoi fratelli si mobilitano per inserirla  nel circuito delle attività civiche, unica possibilità di incontrare altri artisti e di perfezionare le sue abilità a contatto con loro.

I suoi quadri descrivono, perlopiù, la strabiliante malia delle Gole del Dra e scene di vita quotidiana.  

Ho appreso la storia di Fatima, leggendo il libro "Karawan", che consiglio a tutti di acquistare. Quella di Fatima è solo una delle tante storie presenti nel libro, che ci aiuta a scoprire l'immagine di un Marocco che non si trova nelle guide turistiche, nè fra le pagine e i media che ci mostrano soltanto l'incubo del terrorismo islamico. Su questa "Carovana", reale e virtuale al tempo stesso, incotriamo persone in carne ed ossa e figure mitiche, artisti ed ecologisti, commercianti e professori, scrittori e tessitrici, portavoce di diritti umani e pescivendoli, nomadi e contadini, gente che si collega tramite tv satellitari ed internet al resto del mondo dai souk di Marrakech e dalle oasi di Zagora e gente che conserva tradizioni come la tessitura e la calligrafia e che lotta per mantenere l'integrità dei luoghi.
Karawan è un viaggio alla scoperta di un mondo che in fondo noi conosciamo solo tramite pregiudizi e per sommi capi...è un viaggio per sostenere una comune speranza : l'incontro e il dialogo tra Occidente e mondo islamico.   

Qui sotto alcune pitture di Fatema, la cui storia ci insegna che non è mai troppo tardi per realizzare i nostri sogni.


Albero ( è uno dei simboli della dea madre)

Donne con fascine
 (Fatema che ha trasportato fascine dall'età di cinque anni,
le disegna per rinconciliarsi con un'infazia
 in cui solo la bellezza delle montagne
restituisce ai bambini la dignità di cui hanno bisogno).  




Chanel non mi delude mai...Insieme a Dior è l'unica maison che riesce sempre a materializzare la mia idea di femminilità in ogni stagione ed età.

Si chiama Les Fleurs d'eté la nuova collezione estiva di casa Chanel, che per i mesi più caldi dell'anno propone l'immagine di una donna romantica, sognatrice e leggiadra, la cui bellezza sboccia come un fiore delicato e raffinato.


 A dominare sono i colori pastello, soprattutto i toni del rosa e del giallo "mimosa", al fine di dar vita ad uno stile tra il classico, l'ingenuo e il "malizioso".

Questi sono i prodotti che compongono la collezione :

 Le Vernis (SMALTO)
  • Mimosa
  • Morning Rose
  • Beige Petale
 


Soleil Tan de Chanel ( PALETTE FARD E TERRA ILLUMINANTE )
  • Bronze Corail
  • Bronze Rose


Levres Scintillantes ( LUCIDALABBRA )  
  • Pensee
  • Aurore
  • Pink peony


Les 4 Ombres (QUAD OMBRETTI)
  •  Lilium



Stylo Yeux Waterproof (MATITA CONTORNO OCCHI RESISTENTE ALL’ACQUA)
  •  Platine


Rouge Coco (ROSSETTO)
  •  Sari Dore
  • Gardenia



Tra questi "fiori d'estate" mi piacerebbe provare gli smalti Morning Rose e Mimose e i lucidalabbra Aurore e Pink Peony ..se posso, li proverò!

I'd rather have roses on my table than diamonds on my neck

Fantin Latour - Roses in a stemmed glass
"Preferirei avere rose sul mio tavolo che diamanti al collo"...celebre aforisma attribuito a Emma Goldman, anarchica russa e simpatizzante del femminismo,vissuta tra la fine dell'800 e i primi decenni del 900.

Non mi soffermerò sulla sua storia che potete leggere su Wikipedia, quel che mi interessa in questo caso è concentrarmi su questo aforisma, che personalmente resta nel mio elenco di frasi da ricordare, ancor più perchè detto da una femminista.

Scriveva la Goldman :  La richiesta di uguali diritti in tutti i campi è indubbiamente giusta, ma, tutto sommato, il diritto più importante è quello di amare e di essere amata.

e il miglior modo per amare una donna, non è coprirla di cose materiali, come possono essere i diamanti, un bel vestito, un anello, o un telefonino (che auguro a tutte le donne di potersi mantenere da sole), ma offrendole attenzioni che i soldi non possono comprare e un fiore.

Questo oggi però non sembra essere più possibile, perchè le donne o la maggiorparte di esse sono talmente assetate di voler raggiungere i pari diritti dell'uomo, che hanno perso di vista il diritto più importante, quello di essere amate, come diceva la Goldman.

Il femminismo, perlomeno quello più estremista, ha prodotto donne sempre più "in carriera", sempre più uguali all'uomo nell'atteggiamento, nello stile di vita, nel modo di porsi, nelle opportunità, ma al tempo stesso sempre meno femminili e sempre meno amate...il problema è che molte di loro non se ne rendono conto..hanno tutto e si credono "arrivate", hanno un uomo che le copre di regali e regaletti ad ogni occasione e si credono amate...pensano stia tutto lì, ma non è così.

Io resto dell'idea che le donne più felici e soddisfatte sono
  • le donne libere di scegliere
  • le donne libere di amare
  • le donne che trovano l'amore di un uomo in un mazzo di fiori sul tavolo, tra le lenzuola del letto e in una canzone romantica
tutto il resto non dico che è inutile, ma sicuramente secondario.
Sono anni che non guardo più la televisione, ma sin da ragazzina mi sono sempre piaciuti i telefilm, prevalentemente quelli di produzione americana.
Il primo teen drama in assoluto che ho visto è stato "Beverly Hills 90210", che è anche stato il primo telefilm a parlare degli adolescenti per quello che erano e sono attualmente, mettendo in luce le loro problematiche e affrontando tematiche delicate e fin a quel momento mai trattate così esplictiamente in un telefilm (droga, sesso, alcool ecc...). Fu un telefilm che all'epoca fece discutere molto, alcuni lo trovavano un pò troppo esplicito; oggi, messo a confronto con il trash che circola nella reality-tv, fa sorridere per la sua genuinità.
Il personaggio femminile che mi piacque sin da subito fu quello di Brenda Walsh, che a tutt'oggi, se ci ripenso, ritengo il personaggio meglio riuscito della serie.

Sin dalla tenera età, complice il mio carattere e le vicende della mia stessa vita, sono stata affascinata da persone e personaggi complessi, controcorrente, sicuramente non banali, fuori dagli schemi, senza però essere trasgressivi (se per tragressione si intende quel pseudo anticonformismo che va di moda oggi) .

E così sono rimasta...
Nei teen drama successivi , le icone femminili che ho "amato" e nelle quali mi sono più o meno identificata, sono sempre stati personaggi complessi, mai banali e dalla vita non sempre facile.

In ordine cronologico :
  • JOSEPHINE LYINN POTTER, meglio nota come Joey Potter (Dawson's Creek)
 


Joey, questo nome da maschiaccio, si deve a Jo March, una delle protagoniste del romanzo "Piccole donne", il libro preferito dalla madre di Joey.
Joey è una ragazza che sin da piccola è costretta a conoscere gli aspetti più tristi e difficili della vita : vive una situazione familiare molto delicata, sua madre muore quando lei è poco più che una ragazzina, suo padre si trova in carcere per spaccio di droga.
Joey cresce così da sola, privata dell'affetto dei genitori, aiutata solo dalla sorella maggiore Bessie, che a sua volta vive una situazione complicata perchè fidanzata con un uomo di colore, dal quale avrà anche un figlio, alimentando così le malelingue di Capeside.
A starle vicino c'è poi Dawson, la sua anima gemella, la famiglia di Dawson e Pacey che in certo senso saranno per lei dei punti di riferimento.

In una situazione familiare così complicata, ulteriormente aggravata dalle ristrettezze economiche, Joey cresce in fretta e con la voglia di riscattarsi dalla triste e pesante situazione familiare da cui proviene. Le cose non saranno facili, dalla scuola all'università farà fatica ad affermarsi poichè sempre circondata da persone prevenute nei suoi confronti e pronte a giudicarla superficialmente. Ma alla fine ce la farà : uscita da scuola, riuscirà ad andare a Boston e frequentare così l'università, dove può approfondire le sue passioni : la pittura e la letteratura.
Nell'ultima puntata scopriamo che è diventata un'affermata antropologa.

  • PEYTON ELIZABETH SAWYER, meglio nota come Peyton Sawyer (OTH)

Sin dalla sua prima apparizione,  Peyton Sawyer appare immediatamente ai telespettatori come un personaggio nuovo e non come la classica ragazza da telefilm. Il suo aspetto (riccioli biondi, occhi verdi e bellissima) può di primo impatto ingannare; Peyton è in realtà una ragazza molto profonda, complice la sua vita che sin da bambina l'ha messa di fronte a separazioni e difficoltà : sua madre Anna è morta in un incidente d'auto quando lei era molto piccola, suo padre Larry è spesso via per lavoro ed è quindi costretto a lasciarla da sola per lunghi periodi. Ciò contribuisce nel forgiare il carattere della ragazza: benché bellissima e membro della squadra delle cheerleaders, Peyton ha sviluppato un carattere decisamente introverso, molto legato all'arte e alla musica e  molto lontano dalla superficialità mondana che sembra caratterizzare molte ragazze del suo liceo, in primis la sua migliore amica Brooke Davis, capitano della squadra.
La sua situazione familiare, il suo carattere poco socievole e per nulla incline ad uniformarsi alla massa le creano non pochi problemi con i suoi coetanei che alla fine finiscono sempre per allontanarsi da lei o lei si allontana da loro. 
Intelligente e colta, Peyton è un'artista e cerca di esprimere i suoi pensieri e le sue sensazioni nel disegno, dal quale traspare un animo profondo, sensibile, spesso malinconico e fatto di assenze affettive. "People Always Leave" è la chiave della sua arte e il motto attraverso cui descrive la sua vita...

L'incontro con Lucas, ragazzo sensibile e diverso dagli altri, darà una svolta alla sua esistenza.
Nella prima stagione Peyton appare come una ragazza disincantata dalla vita, che non crede più in nulla, neppure nell'amore, perchè ha paura di soffrire e di restare sola come sempre le è successo. A poco a poco, grazie all'amore di Lucas, lei cambierà, si rafforzerà e troverà il coraggio di mostrare al mondo il suo talento artistico. Le cose tra di loro non saranno semplici, anche a causa della lontananza che li tiene per un lungo periodo in città diverse, ma alla fine il loro amore trionferà, si sposeranno e avranno una bambina. Lucas diventerà un affermato scrittore, Peyton continuerà a dedicarsi al disegno.
Con la fine della sesta stagione, non ho più guardato One Tree Hill ; per me OTH era Lucas e Peyton, una volta che sono usciti di scena, è come se il telefilm si fosse concluso.

  • BLAIR CORNELIA WALDORF, meglio nota come Blair Waldorf ( Gossip Girl)

Blair Waldorf è un personaggio della collana "Gossip Girl" e dell'omonima serie televisiva, che a dire il vero io non seguo molto perchè la trovo poco interessante e troppo "patinata" per i miei gusti, decisamente fuori dalla realtà. L'unico personaggio che ritengo interessante è quello di Blair e la sua tormentata storia con Chuck Bass ( l'unica storia d'amore del telefilm da cui traspare amore). 

Blair, la cui vita e relazioni sono costantemente monitorate dalla misteriosa blogger Gossip Girl, fa parte dell'alta società di Manatthan. È la migliore amica di Serena ed è per lo più descritta come una ragazza superficiale e snob. In realtà dietro tutto ciò, si nasconde una ragazza spesso insicura, sensibile e di indole buona. Pur vivendo una vita agiata, non è una ragazza banale, è intelligente, appassionata d'arte e nostalgica di un'eleganza di altri tempi. Il suo idolo è Audrey Hepburn, che imita nello stile e nell'abbigliamento, veste sempre in modo molto femminile ispirato agli anni 50/60, ama l'eleganza, non sopporta la volgarità.
Il suo personaggio ha avuto il merito di riportare in televisione un'eleganza ormai perduta.


"Una ragazza fuori moda" è il titolo italiano di un noto romanzo di Louisa May Alcott, scrittrice statunitese vissuta nell'800 e divenuta celebre per il romanzo "Piccole donne", da  molti erroneamente considerato un libro di formazione "per bambini e ragazzi" e niente di più.

In realtà la Alcott è una delle prime scrittrici femministe della storia della letteratura moderna e nei suoi romanzi difende e rivendica l'affermazione e l'autonomia femminile nella società. Ciò si vede in "Piccole donne", soprattutto nel personaggio di Jo, una sorta di alter ego della scrittrice stessa, e in "una ragazza fuori moda", seppur in un contesto diverso.

In sintesi la trama del romanzo è questa :
Comincia tutto con Tom Shaw che litiga con sua sorella, Fanny, per andare alla stazione a prendere un'amica di Fanny.
Fanny non vuole andare perché si rovinerebbe i ricci sotto la pioggia. Finalmente, Tom accetta di andare, e corre alla stazione. Là, si aspetta di incontrare una giovane ragazza fresca e alla moda, ma invece incontra una giovane ragazza con la faccia luminosa, e vestiti semplici. Il suo nome è Polly.
Il primo libro narra di Polly che deve affrontare l'irritante Tom, che a volte è gentile e a volte meschino, i suoi semplici vestiti di campagna che vengono presi in giro dagli amici di Fanny, e le tentazioni che incontra lungo il cammino.
Il secondo libro, che parla di ciò succede sei anni dopo che Polly lascia la casa Shaw, racconta del lavoro di Polly (insegnante di musica) e di come la giudicano gli altri. Ha anche un nuovo amante, il sig. Sydney, un ricco ma gentile signore, che, purtroppo, Polly non ama, e Fanny invece si. Lei declina le sue visite, e s'innamora di Tom, ma lui è fidanzato con una ragazza meschina e altezzosa di nome Trix. Alla fine, la famiglia Shaw va in rovina per il fallimento dell'azienda di cui il padre era capo, e Trix scioglie il suo fidanzamento con Tom.
Tom viene espulso dal college, ed è pieno di debiti, così va a ovest per guadagnare qualche soldo. In questa impresa Tom viene aiutato dal fratello di Polly. Tom scrive molte lettere a Fanny, e in alcune di queste parla di una ragazza conosciuta nell'ovest: Maria Bailey. Tom, tornato a casa dopo molti mesi, pensa che Sydney ami ancora Polly. Ma quando scopre che Sydney e Fanny sono fidanzati, Tom dichiara il suo amore a Polly.

"Una ragazza fuori moda" è la storia di una ragazza già a suo tempo (siamo nell'800) controcorrente ; Polly è una ragazza di umili origini, cresciuta con una educazione fatta di sani valori e principi, senza però mai scadere nel perbenismo. Non è affascinata dalla vita mondana, non si vuole uniformare alla massa ed è ansiosa di conoscere la realtà oltre le mura domestiche. Nella prima parte del libro troviamo una ragazzina ancora in fase di trasformazione; a volte la sua educazione, i suoi modi sempre garbati, il suo perdonare sempre tutto e tutti, la sua ingenuità sembrano essere un pò forzati, ma forse solo perchè al mondo d'oggi tutto questo non esiste più e parole come educazione, gentilezza e rispetto sono ritenute "antiche", "obsolete"...forse lo erano già ai tempi della Alcott : Polly è giudicata diversa dagli altri, per il suo modo di essere e di vestire, insomma è giudicata una ragazza all' "antica", forse troppo.

In realtà Polly è una ragazza mille miglia avanti rispetto agli altri (lei se ne renderà conto solo crescendo)  e ciò che la rende così è proprio il suo essere diversa, il suo essere fuori moda.

Tutto questo lo notiamo meglio nella seconda parte del libro, quando Polly è una ragazza matura, ancora un pò insicura, ma meno ingenua, e soprattutto decisa a voler affermare se stessa. La vediamo alle prese con i sentimenti, ad un certo punto la vediamo cedere alle lusinghe di gentiluomini, ai bei vestiti, al fascino della ricchezza, ma poi ritrova sè stessa, i valori in cui ha sempre creduto e riprende la sua strada. 
Il "cedimento alle tentazioni" non è visto come un peccato, ma come il normale cammino dell'esistenza e contribuisce a rendere umano e vero il suo personaggio ; anzi, si può dire, che il cedimento l’ha resa ancora più consapevole di quanto siano importanti quei valori con cui è stata cresciuta.
Alla fine del romanzo troviamo una Polly affermata nella società e che vive una storia d'amore con l'uomo che ama e che il suo cuore ha scelto; Con la sua storia e i suoi principi, diventa un importante punto di riferimento per Fanny, la sua famiglia e, più universalmente, per le donne in genere, facendole diventare consapevoli del loro potere e della loro "forza".

Con questo romanzo (e con gli altri), la Alcott mostra di conoscere bene il ruolo che occupa la donna nella società del tempo : una "bella statuina" se ricca, "un umile cenerentola" se povera, destinata, nel migliore dei casi, a trovare un marito ricco che le mantenga ciò che lei da sola non può permettersi.
Ma la storia di Polly ci insegna che le cose non devono andare necessariamente così. Bisogna solo avere il coraggio di essere diversi.

Il femminismo della Alcott mi piace, perchè non è eccessivo e perchè è fuori moda, controcorrente.
La storia di Polly dimostra che essere femministe non significa dimenticarsi di essere donne, assumendo atteggiamenti e stili di vita "maschili" o uniformandosi alla massa. Il femminismo, a mio avviso, ha sempre raggiunto i suoi migliori risultati, nelle donne "fuori moda", nelle donne che hanno avuto il coraggio di essere sè stesse senza adeguarsi a clichè predefiniti (compresi quelli "imposti" dal femminismo stesso) e nelle donne che hanno conservato la loro femminilità.

Quando ho deciso di aprire questo blog, dovendo scegliere il titolo, mi è venuto in mente questo romanzo che avevo già letto da bambina, ma riletto in età adulta fa tutto un altro effetto. In Polly ritrovo un pò me stessa perchè in fondo io è così che mi sento...una ragazza fuori moda.