I'd rather have roses on my table than diamonds on my neck

Fantin Latour - Roses in a stemmed glass
"Preferirei avere rose sul mio tavolo che diamanti al collo"...celebre aforisma attribuito a Emma Goldman, anarchica russa e simpatizzante del femminismo,vissuta tra la fine dell'800 e i primi decenni del 900.

Non mi soffermerò sulla sua storia che potete leggere su Wikipedia, quel che mi interessa in questo caso è concentrarmi su questo aforisma, che personalmente resta nel mio elenco di frasi da ricordare, ancor più perchè detto da una femminista.

Scriveva la Goldman :  La richiesta di uguali diritti in tutti i campi è indubbiamente giusta, ma, tutto sommato, il diritto più importante è quello di amare e di essere amata.

e il miglior modo per amare una donna, non è coprirla di cose materiali, come possono essere i diamanti, un bel vestito, un anello, o un telefonino (che auguro a tutte le donne di potersi mantenere da sole), ma offrendole attenzioni che i soldi non possono comprare e un fiore.

Questo oggi però non sembra essere più possibile, perchè le donne o la maggiorparte di esse sono talmente assetate di voler raggiungere i pari diritti dell'uomo, che hanno perso di vista il diritto più importante, quello di essere amate, come diceva la Goldman.

Il femminismo, perlomeno quello più estremista, ha prodotto donne sempre più "in carriera", sempre più uguali all'uomo nell'atteggiamento, nello stile di vita, nel modo di porsi, nelle opportunità, ma al tempo stesso sempre meno femminili e sempre meno amate...il problema è che molte di loro non se ne rendono conto..hanno tutto e si credono "arrivate", hanno un uomo che le copre di regali e regaletti ad ogni occasione e si credono amate...pensano stia tutto lì, ma non è così.

Io resto dell'idea che le donne più felici e soddisfatte sono
  • le donne libere di scegliere
  • le donne libere di amare
  • le donne che trovano l'amore di un uomo in un mazzo di fiori sul tavolo, tra le lenzuola del letto e in una canzone romantica
tutto il resto non dico che è inutile, ma sicuramente secondario.