"...E scrivere d'amore, anche se si fa ridere;
anche quando la guardi, anche mentre la perdi
quello che conta è scrivere;
e non aver paura, non aver mai paura di essere ridicoli:
solo chi non ha scritto mai lettere d'amore
fa veramente ridere...

Le lettere d'amore di un amore invisibile;
le lettere d'amore che avevo cominciato
magari senza accorgermi;
le lettere d'amore che avevo immaginato,
ma mi facevan ridere,
magari fossi in tempo per potertele scrivere..."

R. Vecchioni - Le lettere d'amore


La donna è tra i soggetti prediletti dai poeti d'ogni epoca e luogo.

L'immagine della donna, nelle sue mille sfaccettature, ha da sempre ispirato i cuori degli uomini più sensibili ed intelligenti della storia della letteratura, i quali ci hanno consegnato nei secoli versi stupendi dedicati a questo essere così affascinante e complesso che è la donna.

Periodicamente inserirò alcune delle poesie più belle che conosco dedicate all'universo femminile.

Questa la prima che ho scelto :

"Io voglio del ver la mia donna laudare"
Guido Guinizzelli

Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.

Verde river’ a lei rasembro e l’âre,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ’l de nostra fé se non la crede;

e no·lle pò apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.

Parafrasi :

Io voglio lodare la mia donna secondo verità,
 e paragonarle la rosa ed il giglio.
Appare fulgida di splendore più della stella del mattino,
 e paragono a lei ciò che vi è di splendido nel cielo.

Paragono a lei la verde campagna e l'aria,
 tutti i colori dei fiori: dal giallo al rosso
 l'oro, i lapislazzuli e ricchi gioielli degni di essere donati.
Persino amore per merito suo ingentilisce meglio i cuori.

Ella adorna ogni via per cui passa,
 è così gentile che piega l'orgoglio di chiunque saluta
e lo induce a convertirsi alla fede, se non è credente.

Non le si può avvicinare persona d'animo ignobile
Ma ha una virtù ancor più grande:
Nessuno può pensar male finchè la guarda.


E' questa una poesia celeberrima che, chiunque abbia frequentato un buon liceo, ha sicuramente letto almeno una volta.
Purtroppo a scuola, a causa di insegnanti che spesso non sanno insegnare e hanno la capacità di rendere anche le cose più belle come la poesia, estremamente noiose e banali, spesso ciò che si studia non viene apprezzato.

Non mi soffermerò sull'analisi del testo perchè non è questa la sede, ciò che mi interessa è sottolineare il significato e il dolcissimo e raffinato contenuto della poesia.

Come si nota dalla composizione ( 2quartine - 2terzine) si tratta di un sonetto, appartenente al movimento poetico del "Dolce Stil Novo", del quale Guido Guinizzelli fu uno dei maggiori esponenti, o meglio un precursore.

Come si deduce dall'incipit, il tema del componimento è la lode alla donna amata, la quale agli occhi del poeta assume le sembianze di un angelo, un tramite tra la terra e il cielo, e la sua bellezza esteriore è l'effetto della sua bellezza interiore, della sua nobiltà d'animo. Infatti una delle idee principali degli stilnovisti è che la nobiltà non sta nella ricchezza, ma nella purezza e gentilezza dell'animo. Un animo puro e gentile è un animo nobile e un animo nobile ha il potere di nobilitare qualunque cosa gli passi accanto.

La celebrazione della donna amata avviene innanzitutto attraverso il paragone con ciò che di più bello c'è in natura :
  • La rosa e il giglio, simbolo l'una di bellezza esteriore, l'altro di purezza interiore 
  • La stella del mattino e ciò che di più bello splende in cielo
  • Il verde della natura, la purezza dell'aria
  • Tutti i fiori, che con i loro i colori rappresentano tutti i buoni sentimenti che la donna racchiude nel suo animo
Il suo amore è prezioso come i lapislazzuli e qualsiasi altra pietra preziosa degna di essere donata; ma ciò che più colpisce è che la donna viene vista come ispiratrice e purificatrice dello stesso Amore. E' solo grazie a lei, infatti, che l'amore si "affina" e i cuori s'ingentiliscono.

Ma è negli ultimi versi che la lode alla donna amata si fa sublime : la sua bellezza è tale da
  • rendere più bello qualunque luogo in cui le passi
  • piegare l'orgoglio di chiunque lei saluta
  • indurre a pensare all'esistenza di Dio, anche chi non crede
  • allontanare qualsiasi pensiero cattivo o malessere.
E' così compiuto il processo di sublimazione che eleva la donna amata a "donna-angelo", elemento che contraddistingue tutta la poesia stilnovistica. 

Questo componimento non è soltanto una celebrazione alla donna, ma anche una vera e propria dichiarazione d'amore.
Credo che oggi nessuno più scriverebbe una poesia del genere, perchè i tempi (così come il modo di vivere i sentimenti) ,sono cambiati, perchè (ahimè) non sempre le donne con i loro atteggiamenti inducono un uomo anche solo ad immaginare parole di questo tipo ed anche perchè oggi, per un motivo che a me è ancora ignoto, ci si "vergogna" sempre più ad esprimere i propri sentimenti ; sembra ormai diventato un peccato anche innamorarsi, figuriamoci se qualcuno si sedesse su una scrivania con una penna in mano a scrivere questi versi. Oggi l'amore (fisico o platonico che sia) ha perso molto della sua poesia, è sempre più un fatto pratico da consumarsi in fretta ed esaurirsi con altrettanta velocità, o soltanto una banale routine.

Al tempo stesso, io sono un'eterna sognatrice e mi piace pensare che da qualche parte nel mondo ci siano ancora uomini sognatori che, quando pensano alla donna amata, la paragonino ad una rosa e un giglio.